Implantologia dentale

Implantologia dentale: per l’inserimento di impianti dentali nell’osso mandibolare o mascellare

Si intende quell’insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulismo totale o parziale mediante l’utilizzo di impianti dentali ovverosia dispositivi, metallici e non, inseriti chirurgicamente nell’osso mandibolare o mascellare, o sopra di esso ma sotto la gengiva, atti a loro volta a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per la restituzione della funzione masticatoria. Tali impianti possono essere di diverse forme, inseriti in diverse sedi con tecniche differenti e poi connessi alle protesi con diverse tempistiche.

Attualmente gli impianti sono quasi tutti realizzati in titanio. I più utilizzati sono quelli a vite di tipo endosseo, nella maggioranza dei casi lasciati sommersi sotto gengiva per un periodo congruo in base alla sede.

L’implantologia endossea è al momento la più diffusa, ed utilizza impianti (corpo implantare propriamente detto) di forma cilindrica/conica più o meno filettati all’esterno e con connessione interna a varia conformazione per la parte emergente (moncone) e più raramente cilindrico.

Alla scuola svedese si deve la metodica di “osteointegrazione“, sviluppata per primo da Per-Ingvar Brånemark, basata sul carico differito e tesa a rendere più controllabile il successo dell’intervento implantologico: prevede l’utilizzo di impianti endossei a vite ed a connessione protesica, con carico differito, ovvero attesa 3-4 mesi in mandibola e 5-6 in mascella. Il protocollo originale di Branemark è stato variamente modificato così come gli impianti utilizzati, per accorciare i tempi di quiescenza degli impianti ed in definitiva dei tempi generali del trattamento. La scuola svedese ha prodotto importantissime innovazioni sia nella tecnologia di produzione e sia nelle tecniche chirurgiche: adozione dei trattamenti di superficie per i corpi implantari, tecniche di rigenerazione tissutale sia ossea sia mucosa, tecniche di augment sia in senso verticale e sia in senso orizzontale ed in generale tutte quelle tecniche chirurgiche atte a rendere più adeguato il sito impiantare.

Il materiale più utilizzato per la produzione di impianti è il titanio, in forma commercialmente pura o nelle sue leghe ad uso dentale, materiale biocompatibile che non comporta reazioni da parte dell’organismo (popolarmente ma erroneamente note come rigetto). Gli impianti, posizionati nell’osso del paziente, verranno fortemente inglobati in esso dai fisiologici meccanismi della rigenerazione ossea, ossia avverrà la osteointegrazione sia in caso di carico differito (scuola svedese). Con il termine “funzionale” s’intende infatti una tecnica implantologica che consenta un recupero immediato e senza limitazione della funzione masticatoria, non tanto con l’obiettivo di imitazione perfetta dell’organo, ma con quello di ricrearne al meglio la funzione.

Quando si parla di implantologia post estrattiva ci si riferisce ad una particolare tecnica implantologica che permette l’inserimento di un impianto dentale immediatamente dopo l’estrazione di un dente.

L’implantologia post-estrattiva a carico immediato permette l’inserimento di impianti dentali nell’osso subito dopo l’estrazione e la successiva consegna al paziente di denti fissi provvisori successivamente alla fase chirurgica ed in poche ore. Tutto nella stessa giornata.

I Vantaggi dell’implantologia post estrattiva sono diversi:

  1. Evita di doversi sottoporre un secondo intervento chirurgico a circa 3 mesi dall’estrazione del dente per permettere l’inserimento dell’impianto dentale;
  2. Riducendo notevolmente il tempo che intercorre tra l’estrazione del dente e l’inserimento dell’impianto dentale, il paziente rimarrà il minor tempo possibile edentulo (ovvero senza dente/i) e vedrà abbreviarsi la durata complessiva del trattamento.

L’implantologia post estrattiva non è adatta a tutti i pazienti. Per poter procedere all’intervento è necessario effettuare una visita specialistica per effettuare una corretta anamnesi della situazione personale e valutare se procedere con l’implantologia post-estrattiva o in alternativa ricorrere all’implantologia tradizionale o all’implantologia a carico immediato.

Implantologia standard.

Flapless senza incisioni e senza punti di sutura.

Con carico immediato: applicazione di denti provvisori subito dopo l’inserimento degli impianti, cosiddetti “denti fissi in un giorno”.

Personalizzata progettata al computer, con riduzione drastica della durata del trattamento.

Avanzata con ricostruzione verticale e /o trasversale della mascella e della mandibola con innesti ossei.

Postestrattiva: inserimento di un impianto immediatamente successivo ad un’avulsione dentaria.