Ortodonzia pediatrica

Per la risoluzione di alcuni problemi del bambino legati alla crescita ossea.

L’ortodonzia è la disciplina odontoiatrica che si occupa dello studio, della diagnosi e della terapia della posizione anomala di uno o più elementi dentali, per il danno che questa alterazione porta sull’estetica del volto e sulle funzioni della respirazione, masticazione e fonazione.

L’ortognatodonzia, più propriamente, è la disciplina medico-stomatologica che si occupa della correzione delle malformazioni dei mascellari (regione anatomica maxillo-mandibolare) e delle alterazioni della crescita e dello sviluppo degli stessi, al fine di determinare una correzione stabile della malocclusione esistente. La pratica ortodontica si avvale di: apparecchiature ortodontiche fisse e mobili, di terapie chirurgiche, di terapie biomeccaniche, del trattamento chirurgico-ortodontico dei denti inclusi e trasposti.

Alcuni problemi del bambino legati alla crescita ossea possono essere risolti in fase di sviluppo. Contrariamente a quello che è il convincimento comune, nella maggior parte dei casi non si deve aspettare che il bambino cambi tutti i denti da latte per correggere una malocclusione.

Molte malocclusioni dei bambini sono strettamente collegate ad alterazioni della crescita del distretto cranio-facciale. Tali alterazioni dello sviluppo possono portare ad uno scorretto rapporto tra le ossa mascellari tra di loro o rispetto alle strutture craniche immediatamente circostanti e vanno riconosciute tempestivamente ed intercettate già in tenera età.

Essendo ormai dimostrata e avvalorata – anche dalle più recenti indicazioni ministeriali in materia – la stretta relazione che intercorre tra le diverse funzioni vitali (quali respirazione, deglutizione, fonazione) e la crescita di vari distretti del cranio e quindi della faccia, è buona norma far effettuare al proprio bambino una prima valutazione ortodontica specialistica intorno ai 4 anni di età.

I trattamenti ortopedico-funzionali possono infatti ridurre di molto la probabilità di sviluppare malocclusioni anche severe, abbattono drasticamente l’incidenza delle inclusioni dentarie e possono in alcuni casi evitare del tutto o comunque ridurre di molto i tempi di un eventuale allineamento dei denti.